La Casa Verde: Innovazioni Sostenibili a San Bellino

Il progetto “Casa Verde” insiste sull’ultimo lotto edificabile del perimetro urbano del Comune di San Bellino e con una estensione di circa 2400 mq dei quali ne sono stati utilizzati circa 330 per la realizzazione del villino privato.

Il progetto si è basato principalmente sull’idea di realizzare un edifico con un impatto ambientale ed energetico pari quasi a 0 e dell’autosufficienza sia nelle sue fasi di costruzione che di utilizzo nel tempo.

Una Struttura Innovativa e Sostenibile

L’edificio è composto da una fondazione a trave rovescia realizzata con uno scavo a sezione ristretta che garantisce la possibilità di ridurre ad 1/3 il volume di cemento armato necessario per tale attività.

La struttura completamente a secco è stata realizzata con parte portante in struttura metallica a telaio e tamponamento con layer di cartongesso e materiale isolante disposti in ordine preciso per garantire la traspirazione e la sicurezza.

L’innovazione tecnologica di questo sistema costruttivo consente di ridurre la necessità di acqua virtuale normalmente impiegata per le costruzioni con telaio in cemento armato e tamponamento in muratura poi intonacata sia all’interno che all’esterno.

La finitura dell’edificio all’esterno non lascerà trasparire il cuore tecnologico del sistema costruttivo e sarà finito con un intonachino colorato in pasta con effetto buccia d’arancia e nel colore verde per consentirne la mitigazione; la copertura molto inclinata è in lamiera zincata graffata.

Il sistema di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio sarà garantito da un sistema a pompa di calore in grado di essere alimentato principalmente dall’impianto fotovoltaico da 12 kw.

Questo sistema consente il rispetto della normativa sugli edifici a energia quasi zero da rete (nzeb) ovvero garantire la quasi totale autosufficienza energetica da rete elettrica.

La produzione di acqua calda sanitaria è collegata al sistema di riscaldamento e raffrescamento citato ed è integrata da pannelli solari termici che lavoreranno in concomitanza e collaborazione con il cuore tecnologico del progetto impiantistico.

Gli effetti dell’utilizzo di sistemi costruttivi a secco ed impiantistica di questo genere misurati attraverso i protocolli ambientali come quello Itaca dimostrano che l’edificio è in grado di ridurre la normale emissione di CO2 in ambiente per ogni kw/h da 400 gr a 150 grammi.

Questo rappresenta una riduzione del consumo energetico di circa 2/3 e idrico di circa 1/2 rispetto a un analogo edificio costruito con sistemi costruttivi e impiantistica tradizionali.